Tel Aviv, 13 ottobre 2025 – È arrivata la conferma ufficiale: tutti gli ostaggi israeliani a Gaza ancora in vita sono stati rilasciati. La notizia è stata diffusa dal canale israeliano Channel 13, che ha riportato l’avvenuto passaggio di 13 ostaggi nelle mani della Croce Rossa Internazionale, nel sud della Striscia di Gaza.
Il rilascio rappresenta la seconda fase dell’accordo di scambio tra Israele e Hamas, noto come Operazione Tufan al-Ahrar, ovvero “La tempesta dei liberi”.
✍️ I nomi dei 13 ostaggi israeliani a Gaza rilasciati oggi
Questi i nomi comunicati dalle autorità israeliane:
Bar Avraham Kuperstein
Avitar David
Yosef Haim Ohana
Segev Kalfon
Avinatan Or
Elkana Bohbot
Maksim Herkin
Nimrod Cohen
Matan Tzengauker
David Cuneo
Eitan Horn
Rom Braslavsky
Ariel Cuneo
Il rilascio arriva dopo una prima consegna, nella quale erano stati restituiti altri 7 ostaggi israeliani a Gaza, ora tutti in salvo.
🎥 L’arrivo degli ostaggi e la reazione in Israele
Le telecamere hanno ripreso l’arrivo dei 13 ostaggi al campo militare di Re’im. Ad accoglierli, una carovana di veicoli con bandiere israeliane e i familiari in lacrime. L’atmosfera era carica di emozione e sollievo.
Il convoglio della Croce Rossa, incaricato del trasferimento, comprendeva tra le 8 e le 10 vetture dedicate, pronte a operare nella zona sud di Gaza fin dalle prime ore del mattino.
📌 Come si è svolta l’operazione
La liberazione degli ostaggi israeliani a Gaza è iniziata ufficialmente oggi, lunedì, alle ore 8:00, con l’ingresso delle squadre umanitarie in coordinamento con le forze israeliane e i rappresentanti di Hamas.
Secondo l’emittente pubblica israeliana KAN, lo scambio prevede tre fasi, con rilasci scaglionati in punti di consegna concordati. La lista dei prigionieri da liberare è stata resa pubblica questa mattina da Hamas, con un totale previsto di 20 nomi.
🧭 Un passo decisivo nello scambio di prigionieri
Il Coordinatore per gli Affari degli Ostaggi israeliani ha confermato che il lavoro logistico con la Croce Rossa è stato completato con successo. La liberazione di tutti gli ostaggi ancora vivi rappresenta un punto di svolta nel conflitto e nella trattativa con Hamas.