Lo stop e il silenzio sul centrale Tokyo, campo centrale. Un punto giocato in avanti, il recupero su una palla corta, poi il piede sinistro di Carlos Alcaraz appoggia male. Il movimento è secco, innaturale. Lo spagnolo cade e si porta le mani al volto; per qualche secondo si sente solo il fruscio del vento tra gli spalti e la …
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